16 gennaio 2008 da Il Giornale.It :Due gare annullate con tanto di successive denunce e un servizio di elisoccorso, quello dell’Ares 118, che nel Lazio proprio non decolla. Una situazione controversa, tanto che ieri mattina si era sparsa la voce di una visita del nucleo investigativo dei carabinieri alla direzione dell’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria, che però nel pomeriggio ha smentito l’indiscrezione. Sotto accusa il bando per i 60 mesi di affidamento del «servizio medico di emergenza con elicottero (hems)» per l’intero territorio regionale, per un totale di 35 milioni di euro per i cinque anni. Quattro milioni e mezzo, invece, il costo di ogni elicottero. La prima procedura viene indetta dall’Ares con due delibere (di aprile e giugno) sotto la gestione dell’ex direttore generale Vitaliano De Salazar – nominato a dicembre general manager dell’ospedale Sant’Andrea – e termina con l’esclusione di tutte le concorrenti da parte della commissione giudicatrice. Oscuri i motivi, tra cui addirittura la presunta assenza di un «direttore tecnico». Cosi’a ottobre si riparte. L’Ares riavvia la procedura mediante una nuova delibera (la n. 584). Ma questa volta a bloccare tutto arrivano numerose denunce relative a gravi incongruenze tra il testo originale della delibera e il capitolato che viene inviato alle ditte partecipanti. E quindi lo scorso 3 gennaio Fulvia Casati, dirigente dell’Ares 118 e responsabile del procedimento, decreta il secondo annullamento della gara. Di quali differenze si tratta? Di quelle elencate nella lettera del 20 dicembre scorso inviata all’Ares da Giampiero Pedone, il procuratore speciale dell’impresa mandataria Elitaliana Spa, cui ora il servizio e’affidato in proroga. (segue)