A partire dal primo giorno del 2016 Finmeccanica ha unificato sotto un unico brand le attività che sino alla fine dello scorso anno componevano la holding di partecipazioni  attive nei campi

  • Elicotteri
  • Aeronautica
  • Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza
  • Spazio

Dal punto di vista operativo Finmeccanica è articolata in sette divisioni nelle quali sono confluite le attività delle società possedute al 100% (AgustaWestland, Alenia Aermacchi, Selex ES, OTO Melara, WASS). In particolare:

  • Elicotteri
  • Velivoli
  • Aerostrutture
  • Sistemi Avionici e Spaziali
  • Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale
  • Sistemi di Difesa
  • Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni

Tutto ciò per quello che riguarda il settore di nostro interesse, cioè quello elicotteristico, significa la scomparsa del marchio frutto dell’accordo stipulato nel luglio del 2000 tra Finmeccanica e GKN che vide la fusione delle rispettive controllate attive nella costruzione e sviluppo di elicotteri  Agusta S.p.A e GKN-Westland Helicopters e che portò alla nascita di AgustaWestland. Società che nel 2004, con l’acquisizione da parte di Finmeccanica del 50% detenuto da GKN, divenne totalmente italiana.

Anche il nome Finmeccanica è comunque destinato a sparire, almeno secondo l’AD Mauro Moretti che ha recentemente dichiarato durante un convengo in Senato:

Non siamo più una finanziaria, ma una società unica, quindi ‘Fin’, non serve. E non facciamo meccanica: quella la fanno i nostri fornitori”, aggiungendo che si tratterà di un nome “che si ricorderà subito“.