Gli scenari d’impiego delle forze speciali sono per dire poco delicati e complessi, richiedono un’organizzazione al limite della perfezione ed un addestramento continuo   che deve trovare momenti di periodica verifica, questo è tanto più vero per l’Aeronautica Militare che ne fa un utilizzo multidimensionale (aereo/terrestre), dove oltre alle funzioni operative anche quelle logistiche e di comando e controllo risultano fondamentali.

Dopo la “Composite Scaglia 2015”, la 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) che ha sede a Cervia dal Settembre 2014, ha tenuto la propria annuale esercitazione dal 4 al 22 Aprile: la “Tende Scaglia 2016”, che ha consentito di testare ulteriormente le capacità di supporto logistico specificamente richieste dall’insediamento di uno Special Operation Air Task Group (SOATG) costituito in risposta ad una situazione  di crisi tra nazioni confinanti.

Le tre settimane di attività addestrativa hanno visto il coinvolgimento di tutti  gli Stormi che compongono la 1^ BAOS, ovvero il 9° di Grazzanise (CE), il 15° CSAR di Cervia (RA), il 16°  “Fucilieri dell’Aria di Martina Franca” (TA) ed il 17 “Incursori” di Furbara (RM).

Tra le componenti di Combat Support partecipanti va segnalata innanzitutto quella costituita dall’EC-27J “Jedi” e dall’MC-27J “Praetorian” operati da equipaggi del 98° Gruppo della 46^ Brigata Aerea di Pisa e da personale del Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica (ReSTOGE) e del Reparto Gestione Innovazione Sistemi di Comando e Controllo (ReGISCC), ambedue con sede a Pratica di Mare (RM).

Si tratta di assets estremamente pregiati  e dedicati rispettivamente al disturbo ed interruzione delle comunicazioni nemiche, con possibilità di interdire l’attivazione di ordigni improvvisati (IED) ed a posto di comando volante, funzione quest’ultima ritenuta prevalente rispetto a quella di “gunship”, più affascinante dal punto di vista commerciale, ma meno rilevante per una forza aerea che sul teatro operativo può contare su velivoli come AMX e Tornado.

Tornando agli aspetti relativi all’organizzazione, va evidenziato come la stessa installazione del campo e delle infrastrutture sull’aeroporto di Cervia, sia stata parte integrante dell’esercitazione, diretta dal responsabile dell’IFOS (Integrazione Forze Speciali) Col. Tommaso Invrea e con un importante contributo da parte di personale del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico (FE).

La fase “Incocca” (come le altre lo spunto viene dallo storico motto della 1^ BAOS) ha interessato la prima settimana ed ha visto al lavoro il personale del 3° Stormo di Villafranca (VR), vero specialista nel settore del Combat Service Support  ed oltre alla parte   destinata ad alloggi e servizi, è stata ricavata una zona “riservata” al solo personale autorizzato ed un’altra adiacente con tenda briefing e strutture operate dal Reparto Mobile di Comando e Controllo (RMCC) di Bari – Palese.

Nella seconda settimana “Tende” si sono testate procedure e flussi della SOATG e la risposta ad emergenze ed azioni di disturbo da parte delle OPFOR (Opponent Forces) costituite da personale del Gruppo Protezione delle Forze della base romagnola: alcuni eventi hanno riguardato la sicurezza contro minacce di vario tipo ed impegnato la Sezione EOR/EOD (Explosive Ordnance Reconaissance/ Explosive Ordnance Disposal) del Gruppo Operativo del 17° Stormo Incursori ed il Centro Cinofili AM che pur con sede a Grosseto, fa parte del 16° Stormo.

Nella fase finale “Scaglia” si è concentrato il grosso dell’attività di volo, prevalentemente notturna come è tipico delle operazioni speciali: non sono stati divulgati molti particolari, così come non è stato possibile fotografare i già citati E/MC-27J, d’altra parte se non c’è il riserbo in queste occasioni!

Certamente sono state svolte alcune COMAO (Combined Air Operations) che oltre  ad AMX e Predator ha visto un ruolo primario assegnato a 2 HH-212 ICO del 9° Stormo e ad altrettanti HH-139A del 15° Stormo: invece, per quanto riguarda l’HH-101A, non ancora completamente operativo, ne è stato comunque valutato l’impiego dal punto di vista teorico.

Gli ultimi aggiornamenti sul CAESAR dicono di 4 esemplari consegnati e di una acquisita autosufficienza degli istruttori in forza all’81° CAE del 15° Stormo, ora   impegnato  nell’abilitazione degli equipaggi destinati ad una macchina certamente di avanguardia nei compiti di Personnel Recovery (PR), Combat SAR (CSAR), Slow Mover Interception (SMI) e Supporto Aereo Operazioni Speciali (SAOS).

Nella giornata di Giovedì 21/04/16, dedicata alla stampa, dopo una visita al campo allestito sull’aeroporto di Cervia ed un trasferimento sul poligono di Foce Reno, situato ad una ventina di Km a nord di Ravenna, abbiamo potuto assistere ad una “Mass Aeromedical Evacuation” effettuata dopo la simulazione di un attentato ad un autobus facente parte di un convoglio di veicoli militari

Sono stati gli HH-212 ICO e gli HH-139A ad intervenire, mentre l’area veniva messa in sicurezza dai Fucilieri dell’Aria che occupavano gli accessi con i loro VTLM “Lince” ed altro personale in possesso della qualifica di Soccorritore Militare provvedeva a stabilizzare i feriti ed a contrassegnarli secondo la loro gravità, il tutto in tempi sostanzialmente ridotti.

Infine è stato dimostrato il funzionamento di un FARP (Forward Arming and Refuelling Point) operato da personale del 3° Stormo che ha protetto il rifornimento di un HH-139A.

La “Tende Scaglia 2016” si è conclusa il giorno seguente con un bilancio di 42 ore di volo, 120 ore di attività simulata e 320 militari impegnati, il Generale di Brigata Aerea Francesco Saverio Agresti, Comandante la 1^ BAOS  ed il Colonnello Invrea hanno espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento addestrativo, che ha raggiunto lo scopo di implementare e testare le capacità del SOATG, integrando tutte le componenti terrestri ed aeree dedicate alla condotta delle Operazioni Speciali ed a supporto delle stesse.

Articolo e foto:  Alfonso Mino