Ad un anno, quasi, dalla mia precedente visita al 3° Reggimento AVES Aldebaran di Viterbo ho avuto modo di assistere alla continua “crescita” operativa del Reparto dedicato al supporto delle Forze Speciali nella terza dimensione.

Il 10 novembre 2014, a seguito di uno specifico progetto dello Stato Maggiore dell’Esercito,  nasce a Viterbo il 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS) “Aldebaran”. Il reggimento include personale specificamente formato, addestrato ed equipaggiato per operare e garantire il supporto nella 3^ dimensione alla componente terrestre e/o interforze. Nel corso dei primi anni, sotto il Comando del Col. Andrea DI STASIO, primo Comandante e già Capo Gruppo di lavoro del progetto stesso allo Stato Maggiore, il 3° REOS  partecipa a numerose esercitazioni Joint e Combined in cui dimostra la propria capacità a poter schierare il framework di uno Special Operation Air Task Group (SOATG), sia in campo nazionale che internazionale, con l’impiego di almeno due Special Operations Air Task Unit (SOATU) più eventuali Direct Support Task Unit (DSTU) e il Combat Service Support (CSS) a favore di tutte le sue componenti.

E’ stata proprio l’esperienza maturata sul campo che ha indotto a delle riflessioni sulla necessità di incrementare operativamente autonomia e raggio di azione degli assetti di volo, al fine di garantire “strategicamente” il supporto a tutti i principali compiti delle FS/FOS: Military Assistance (MA), Special Reconnaissance (SR), Direct Action (DA). In tale ottica il 3° REOS ha avviato diversi progetti, tra i quali il trasporto su aereo C 130 degli elicotteri HH 412, al fine di garantire la loro proiezione strategica  ovunque sia necessario salvaguardare gli interessi nazionali e soccorrere cittadini italiani o stranieri in situazioni di crisi; la cooperazione con i Team K9 con l’imbarco dei cani sugli elicotteri e, ancora più ambizioso nel suo genere e di importanza veramente strategica, la capacità F.A.R.P. (Forward Arming and Refueling Point) AVIO-LANCIABILE, necessaria ad incrementare il braccio logistico – operativo di un eventuale intervento degli assetti del reggimento a salvaguardia della pace nel mondo.

In particolare, il F.A.R.P. è “una struttura logistica campale, eminentemente mobile, temporaneamente schierata sul terreno per un tempo strettamente necessario ad assolvere la funzione” di rifornimento di munizioni e carburante a favore degli elicotteri. Tale dispositivo logistico può essere schierato utilizzando vettori di trasporto diversi: su ruote o cingoli, via aerea o può essere aviolanciabile laddove si tratti di interventi in scenari ibridi, in aree di intervento “discontinue” non accessibili via ordinaria o in situazioni dove occorre assicurare la sorpresa ad ogni costo.

Quindi, il F.A.R.P. Aviolanciabile sfrutta la manovra nella 3^ dimensione per aviolanciare materiale (soprattutto carburante e munizioni) e operatori addestrati del REOS, in ambienti presumibilmente ostili/non permissivi, non accessibili, dove verrà approntato e protetto in totale autonomia.

A tal proposito, anche la dottrina di impiego della N.A.T.O. (North Atlantic Treaty Organization) ne sancisce l’importanza strategica, spingendo i Paesi che ne fanno parte, a creare e implementare tale capacità. Tale aviolancio può essere condotto sia con assetti ad ala rotante di Forza Armata (in corso di certificazione) ovvero con assetti ad ala fissa dell’Aeronautica Militare.

Ne deriva la necessità di un approccio sinergico che consenta alle S.O.F. (Special Operation Forces) di sincronizzare e integrare gli sforzi di tutte le componenti. Questo compito spetta ai team A.L.I. (Air Land Integration), ovvero operatori specificamente organizzati, equipaggiati e addestrati a sincronizzare e integrare il così detto Air Power dell’area di Operazioni in supporto alle missioni speciali assegnate. I team ALI possono essere indipendenti o integrati nelle SOATU  (Special Operations Air Task Unit) del REOS. Questi Team sono costituiti da personale altamente specializzato e qualificato quali:

–       F.A.C.  (Forward Air Controller);

–       J.T.A.C. (Joint Terminal Attack Controller);

–       L.O. (Laser Operator);

–       C.C.T. (Combat Control Team);

–       C.W.P.(Combat Weather Personnel);

–       P.J. (Pararescue Jumper).

Oltre agli equipaggi di volo, alcuni operatori del 3° REOS vengono qualificati al termine di uno specifico corso su diversi moduli che soddisfa i requisiti visti sopra. In particolare, tra coloro qualificati a costituire un team ALI, il reggimento ha in servizio:

–     Controllori del Traffico Aereo/Addetti al Traffico Operativo qualificati come Operatori per OS impiegati nella veste di CCT;

–     Operatori FS/FOS provenienti dal comparto Forze Speciali (Incursori/Acquisitori Obiettivi/Ranger);

–     i mitraglieri di bordo (MTB) REOS, addestrati inizialmente presso il R.A.F.O.S. (Reparto Addestrativo Forze Operazioni Speciali) del 9° Reggimento e successivamente presso il REOS.

Queste ultime figure, particolarmente idonee a svolgere, tra gli altri, i compiti tipici dei pararescue jumper, costituiscono elemento fondamentale per l’organizzazione e il rischieramento del FARP aviolanciato. I PJ, in particolare, sono operatori addestrati ed equipaggiati per pianificare, condurre, supervisionare qualsiasi attività di aviolancio in condizioni diurne e notturne in diversi ambienti: montano, desertico, urbano e acquatico, in aree non-permissive e ostili. Sono, inoltre, specializzati nella conduzione di operazioni di recupero di personale isolato e nel contribuire in maniera attiva e autonoma all’individuazione e alla messa in sicurezza di zone idonee all’atterraggio e alla realizzazione di un FARP.

Ed è proprio questo personale che, operando nell’ambito dei team ALI e in sinergia con le altre figure specializzate dell’AVES (carburantisti, operatori antincendio) con analoga capacità aviolancistica, garantirebbe la costituzione di un F.A.R.P. Aviolanciato. Suddivisi in nuclei, una volta aviolanciati, gli operatori andranno a costituire la sicurezza del dispositivo, la gestione dello spazio aereo e degli assetti aerei operanti presso il F.A.R.P. ed il nucleo carburanti, antincendio e riarmo degli elicotteri. Le capacità integrative degli operatori garantiranno l’adattabilità del dispositivo al completo spettro delle operazioni speciali nonché alle esigenze che da esse possano scaturire.

Al fine di raggiungere una sempre maggiore integrazione con i partner della NATO e rispondere alle esigenze dettate dalla frenetica evoluzione degli scenari operativi, il REOS ha finalizzato questa importante sfida, unico reparto in Italia che ha in forza aeromobili light, medium e heavy, equipaggi di volo per OS e team ALI.

L’ultima capacità operativa del REOS è stata così definita, portando il Reggimento al livello qualitativo dei maggiori partner dell’Alleanza Atlantica e dell’UE. Un REOS che dal punto operativo è già  qualificato quale Special Operation Air Task Group e che dal punto logistico, con la finalizzazione della 3^ fase del progetto, raggiungerà anche la piena autonomia logistica.

DURABO !

Trattazione di Marco Meschino

Marco Meschino intende ringraziare il Comandante del 3° Reggimento Aldebaran per l’opportunità offerta.