Campoformido (Ud), 22 dic – Il Friuli Venezia Giulia ha ufficialmente da oggi la prima base per Servizio medico di emergenza con elicotteri (Helicopter Emergency Medical Service – Hems) autorizzata in Italia in base ai criteri del nuovo regolamento dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) e la seconda come eliporto (la prima, è quella in cima al Pirellone di Milano, ma non utilizzata).

È infatti una novità assoluta l’accordo stipulato dall’Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine (Asuiud) e l’Aeronautica Militare, che ha consentito la realizzazione dell’opera nel comprensorio aeroportuale affidato al Comando del 2° Stormo di Rivolto (Ud).

“Un primato estremamente importante, conseguenza dell’attuazione della riforma della sanità e del conseguente Piano dell’emergenza/urgenza e un risultato frutto di un lavoro corale, ottenuto in pochi mesi e che permetterà di aggiungere un servizio fondamentale per i cittadini”, ha sottolineato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso della cerimonia che oggi ha sancito formalmente l’operatività dell’Eliporto Fvg – base Hems, già attivo dall’11 dicembre scorso e realizzato in pochi mesi – 84 giorni per la precisione – grazie anche alla collaborazione di Elifriulia e il supporto delle amministrazioni locali.

“Si tratta di un tassello che completa il Piano dell’emergenza: dopo l’avvio del 118 regionale ora si aggiunge questa sede accreditata Hems per il servizio medico di emergenza con elicotteri e, una volta completato l’adeguamento di piazzole attrezzate per diventare approdi del volo notturno su una buona parte del territorio regionale, saremo pronti per raggiungere un altro obiettivo del Piano dell’emergenza: credo che entro il mese di gennaio avremo il piano per l’elisoccorso notturno, assoluta novità per il Friuli Venezia Giulia”, ha reso noto Telesca.

Ad oggi sono 12 i campi sportivi che sono stati già adeguati (con 120 mila euro di contributo regionale), per consentire l’attività dell’elisoccorso notturno; due sono in via di completamento e altri 15 punti – in fasce territoriali montane disagiate – sono già stati individuati per arrivare al totale di 27 siti che garantiranno una copertura adeguata in emergenza notturna all’interno delle aree dei tre hub ospedalieri di Trieste, Udine e Pordenone.

A illustrare le fasi di realizzazione dell’eliporto è stato il direttore generale di Asuiud, Mauro Delendi, che ha sottolineato come grazie all’operatività di Campoformido si ridurrà di circa il 30 per cento il numero di atterraggi/decolli nell’elisuperficie di Udine, che resta disponibile per fare atterrare pazienti che necessitano di ospedalizzazione nell’hub udinese. Dal 10 dicembre è cessata l’attività di eliporto a Udine e dal giorno successivo tutti i decolli e atterraggi per le missioni avvengono da Rivolto, dalla piazzola di 610 mq tutti illuminati, secondo obiettivi forniti dalla centrale operativa: l’elicottero, un Airbus H145, altamente all’avanguardia e con possibilità di garantire alte performance anche durante il soccorso in montagna, trova a fine missione alloggio nei 400 mq dell’hangar costruito all’interno del comprensorio militare.

Il comandante del 2° Stormo, colonnello Edi Turco, ha definito l’accordo come uno strumento importante per consentire che un’elisuperficie attiva in un sedime militare – “Cento anni fa da questi prati si decollava per fare la guerra, oggi per prestare soccorso a chi versa in critiche condizione sanitarie”, ha fatto notare il comandante – possa rendersi disponibile per ampliare i servizi a favore dei cittadini e del territorio.

Quello svolto dall’elisoccorso non è meramente un servizio di trasporto urgente di pazienti ma va considerato anche “come uno strumento essenziale per portare a operare un’equipe altamente specializzata direttamente dove c’è necessità”, ha aggiunto in proposito Telesca.

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia