Nel mese di Febbraio per due settimane sulla base Aves di Viterbo si è svolta la fase conclusa dell’addestramento degli equipaggi e supporti dell’Esercito Italiano che saranno impiegati per i prossimi 6 mesi in Afghanistan come componenti della TASK FORCE FENICE di base ad Herat.

Abbiamo avuto modo di partecipare ad una giornata tipo e precisamente il 15 Febbraio siamo stati ospiti del Comando Aviazione dell’Esercito presso il 1° Reggimento ANTARES sulla base di Viterbo; il briefing introduttivo in presenza dell’intero assetto operativo ha visto la partecipazione del Comandante Generale dell’Aves come attento supervisore.

L’esercitazione prevedeva che un convoglio, composta da ben 8 veicoli della cooperazione civile italiana durante un trasferimento dovendosi fermare per un guasto in zona remota e rischiosa ed avendo a bordo personale militare in continuo contatto radio con i comandi militari della regione di Herat richiedeva immediata copertura aerea e terrestre per ridurre al minimo il rischio di rimanere vittima di imboscata da parte di insorti locali. Si metteva in moto immediatamente il meccanismo di mobilitazione della Task Force Fenice che prevede l’impiego di assetti della Quick Reaction Force per garantire la necessaria azione di ricognizione e copertura sia in volo che a terra della zona impervia che vedeva la presenza dei mezzi terrestri italiani in difficoltà.

Dal convoglio si fornivano dettagli ad un velivolo Ab205Mep che in avvicinamento operava come JTAC volante e in pochi minuti si svolgeva la ricognizione aerea da parte di una coppia di A129CBT Mangusta che attraverso l’impiego dei sensori di bordo individuava la presenza ormai prossima di elementi armati a terra in procinto di attaccare il personale italiano bloccato; attraverso le procedure standard collaudate si provvedeva a rendere palese che l’azione dal cielo si sarebbe intensificata in pochi minuti. Prima con una dimostrazione di forza e poi con una bonifica mirata ad eliminare le minacce terrestri ormai vicine si rendeva possibile il successivo e necessario atterraggio tattico di 2 CH47C Plus che velocemente sbarcavano 2 squadre complete di fucilieri della Quick Reaction Force creando un’adeguata cornice di sicurezza.


L’esercitazione proseguiva con una simulazione reale di lancio di carico da parte di un DO228 che andava a rilasciare preziosi carichi urgenti al centro della zona di sicurezza. La forte e veemente reazione degli insorti impegnava massicciamente sia gli operatori tattici a terra sia gli equipaggi dei Mangusta. Si rendeva inoltre necessario l’evacuazione di urgenza di feriti che vedeva l’impiego di 2 velivoli NH90 uno in copertura ravvicinata, allestito con 2 postazioni minigun m134, l’altro in versione Forward Medevac; quest’ultimo prendendo terra a poca distanza dal ferito sbarcando la squadra sanitaria. Intanto un operatore del plotone QRF con capacità di paramedico di urgenza aveva già operato una prima analisi delle condizioni del ferito e fornito un primo trattamento sanitario in attesa del team FWD Medevac.

Appena giunti a contatto con il ferito il team sanitario provvedeva all’imbarco immediato permettendo sia il decollo immediato dell’aeromobile sia la necessaria azione sanitaria di urgenza attraverso l’impiego della nuova dotazione imbarcata nonché delle capacità professionale dei medici presenti nel team Fwd Medevac che durante il trasferimento al più vicino ospedale da campo possono realmente agire per la stabilizzazione e quindi per la salvezza del ferito.

Nel frattempo a terra la veemenza degli insorti veniva ridotta al silenzio attraverso l’impiego sinergico della squadra terrestre e dei Mangusta rendendo possibile il repentino recupero da parte dei 2 Chinook di tutti gli attori presenti a terra liberando la zona in pochi istanti; si proseguiva poi con la simulazione di un atterraggio forzato per grave avaria di un A129 che prendeva terra a poca distanza dalla zona operativa; attraverso il Jtac imbarcato nel Ab205Mep in continuo sorvolo sulla zona si allertava un nuovo assetto Utility per il recupero.

L’equipaggio si disponeva a fianco del velivolo irrecuperabile e in posizione standard attendeva l’arrivo della squadra Combat Sar. I componenti della squadra di recupero una volta a terra, avvicinandosi ai due piloti provvedevano al riconoscimento in codice dei colleghi e in pochi instanti riprendevano posto a bordo dell’Huey che con un decollo basso seguito a poca distanza dal Mangusta in copertura prendeva la via di casa concludendo l’evento tattico durato appena 50 minuti di tirate azioni tattiche e aeree dimostrando l’alto grado di professionalità e coordinazione raggiunta da tutti gli assetti impiegati che dopo 6 mesi di intenso addestramento possono dirsi pronti all’impiego in Teatro Operativo.

AEROMOBILI SQUADRONE REGGIMENTO BASE
ETM1 CH47 11°GR SQ ERCOLE 1° ANTARES VITERBO
ETT NH90 *1 CESPAVES COMAVES VITERBO
26°GR SQ GIOVE 1° ANATRES VITERBO
25°GR SQ CIGNO 7° VEGA RIMINI
ESC3 AB205MEP 54°GR SQ CEFEO 4° ALTAIR BOLZANO
34°GR SQ TORO 4° ALTAIR VENARIA REALE
21°GR SQ ORSA MAGGIORE CAAE CAGLIARI
EES A129 49°GR SQ CAPRICORNO 5° RIGEL CARSARSA
48°GR PAVONE 7° VEGA RIMINI
ACTL DO228 *2 28° GR TUCANO 1° ANTARES VITERBO

1) VELIVOLI IN T.O. DA SETTEMBRE 2012

2) VELIVOLO USATO COME SIMULATORE DI ASSETTO C27j AM IN TO

REPARTI TERRESTRI
82° REG.TO FANTERIA TORINO BARLETTA
185° REG.TO ACQ.NE OBIETTIVI LIVORNO

Testo ed immagini: Marco Meschino

L’autore intende ringraziare il Comando Aves e lo S.M.E. per l’opportunità offerta