Viterbo 25 Giugno 2019 . Il CAAE di Viterbo, ubicato dal 1958 presso la storica Caserma Ten. M. O. Dante Chelotti, dotata di eliporto autonomo, guidata oggi dal Colonnello Giovanni Maria Scopelliti, rappresenta il centro preposto alla formazione avanzata della Specialità per tutti i piloti e componenti degli equipaggi di volo nonché tecnici meccanici ed elettronici di aeromobili dell’Esercito Italiano.

Il Centro, posto alle dirette dipendenze del Comando Aviazione dell’Esercito ha raggiunto un grado di eccellenza e ha visto l’allargarsi del bacino di utenza anche ad allievi di vari Enti e Corpi dello Stato nonché ad allievi di compagini aeree di altri Stati esteri. Inoltre svolge, quale centro di eccellenza a livello nazionale, peculiare attività di formazione e aggiornamento specialistico operativo per equipaggi di volo composto da personale sanitario militare orientato alle missioni di  FORWARD MEDical EVACuation. Tale attività riguarda tutte le procedure finalizzate al recupero rapido e alle adeguate cure di personale ferito gravemente in ambiente operativo ostile tramite l’impiego di elicotteri, equipaggiamenti sanitari e tecniche di supporto medico di rianimazione aderendo alla preziosa filosofia della “golden hour”, in cui l’attività di rianimazione e trasporto presso ospedali da campo del personale ferito deve avvenire nel più breve tempo possibile garantendo effettivamente un reale supporto vitale d’urgenza.

Oggi tale applicazione risulta anch’essa in continua evoluzione e di effettiva utilità operativa, l’attività del CAAE vede sempre più ampia partecipazione di personale sanitario della Forza Armata che viene e verrà impiegato operativamente nei Teatri Operativi a bordo degli assetti di volo adeguatamente equipaggiati. Si svolgono, inoltre, corsi di abilitazione per equipaggi di volo e specialisti dell’AVES nonché operatori delle varie unità della Forza Armata utilizzatori degli aeromobili AVES per acquisire le nozioni teoriche e pratiche riguardanti le tecniche di sopravvivenza, evasione, resistenza ed esfiltrazione e recupero da territorio ostile/nemico denominati corsi Survival Evasion Resistence and Escape. I corsi, di circa 3 settimane, sono finalizzati a salvaguardare la protezione di informazioni sensibili, accrescere le capacità di garantire l’incolumità degli operatori ed il successivo recupero da parte di assetti dedicati di Personnel Recovery.

Inoltre si svolgono attività addestrative propedeutiche al personale di bordo quali corsi Operatori al Verricello, corsi per Mitraglieri di bordo, corsi per Assistenti al Traffico Operativo e corsi per personale Antincendio Aeroportuale AVES nonché formazione per l’attività di supporto operativo all’Operazione Strade Sicure.

L’intensa attività addestrativa assegnata al Centro è quotidianamente scandita dal motivato e preparato personale istruttore e di supporto che svolge i vari  corsi in aula, in officina e in volo per formare il personale in addestramento senza soluzione di continuità. Ovviamente il continuo aggiornamento delle procedure di addestramento, frutto delle lezioni apprese nei vari teatri operativi, nonchè aderendo alle nuove normative in ambito aeronautico, vede il Centro e i suoi operatori in continuo aggiornamento garantendo effettivamente un’adeguata preparazione/formazione dei nuovi allievi. Il compito assegnato ai vari istruttori del Centro non è semplice ma attraverso un adeguato mix di esperienza maturata, propensione al continuo aggiornamento delle procedure  e dallo scambio professionale  tra istruttori e piloti operativi la tradizionale eccellenza della Scuola si mantiene in perfetta forma garantendo annualmente  decine di corsi certificando migliaia di operatori.

L’attività d’istituto del CAAE si svolge attraverso due gruppi:

  • 1° GRUPPO SQUADRONI ADDESTRATIVO AURIGA

Al 1° Auriga, oggi comandato dal Ten. Col. Marco Spagnoli, spetta l’attività addestrativa di rifinitura dei piloti ad ala rotante dell’Esercito, che provenienti dal 72° Stormo dell’Aeronautica Militare di Frosinone (e da poco tempo con un precedente periodo di formazione in seno al 70° Stormo AM di Latina su aeromobile T260), avendo acquisito il Brevetto Pilota d’Elicottero vengono formati in maniera dettagliata per il tipico e peculiare volo operativo tattico di Forza Armata. I frequentatori vengono quindi iniziati all’impiego degli aeromobili ad ala rotante con l’ausilio dei visori notturni, in voli tattici a bassa quota svolta nella variegata zona regolamentata denominata R53 corrispondente al Poligono di Monteromano, situata a pochissimi minuti di volo dalla base Chelotti. Si svolgono corsi di volo strumentale, volo notturno e volo tattico. Inoltre, per attività di volo in ambienti diversi ed impegnativi vengono poi stabiliti dei rischieramenti in altre basi dell’AVES quali Bolzano, Casarsa della Delizia e ovviamente nel Poligono di Capo Teulada. Questa complessa fase di addestramento vede attualmente lo sviluppo per la formazione di ogni singolo pilota di un totale di 110 ore di volo che vengono inoltre integrate con l’impiego dei vari simulatori di volo attualmente presenti a Viterbo nei locali del CAAE, dove quotidianamente i corsisti vengono sottoposti ad esercizi orientati alla conoscenza di procedure, essenzialmente, di emergenza, non attuabili ovviamente in volo. Inoltre c’è da ricordare la fondamentale attività di formazione interna per i Piloti Istruttori Militari di Volo e di Specialità che richiede attenzione nel verificare sia la giusta esperienza maturata ma soprattutto la peculiare capacità di poter trasmettere ai frequentatori quanto dovuto nella maniera migliore tenendo conto anche dell’aspetto umano dell’allievo. 

Per gli specialisti di bordo l’iter addestrativo prevede innanzitutto il corso SERE e una intensa attività adeguata alle necessità operative tipiche dell’impiego come operatori di bordo degli aeromobili impiegati dall’AVES. I Tecnici, dopo una fase propedeutica procedono con lezioni sino all’esami di brevetto e corsi di abilitazione,  pronti per poter essere avviati ai Reparti Operativi per il type training ovvero il successivo addestramento sugli Aeromobili assegnati.

Il personale istruttore assegnato al Gruppo è in continuo contatto con i corsisti ed ovviamente oltre al bagaglio professionale in continuo travaso, sono dotati di una particolare capacità di trasmettere nel miglior modo possibile quanto necessario sia tecnicamente che umanamente, rappresentando ovviamente quel quid aggiuntivo che rende il CAAE un centro d’eccellenza facendo effettivamente la differenza nei momenti delicati che ogni pilota o specialista dovrà affrontare nel corso della propria carriera volativa.

Attualmente gli aeromobili assegnati per i compiti d’istituto sono:


RH-206 C (ESC-1)

UH-205 A (ESC-3)

MRH-109 A (ESC-2)

Il resoconto dell’attività di formazione  del 1° Auriga in ambito CAAE:

ANNO 2017

TOT. PERSONALE FORMATO TOT. CORSI SVOLTI CORSI PERSONNEL RECOVERY
3584 84 16
  • ANNO 2018
TOT. PERSONALE FORMATO TOT. CORSI SVOLTI CORSI PERSONNEL RECOVERY
1102 67 20
  • ANNO 2019 (AL 25/6/19)
TOT. PERSONALE FORMATO TOT. CORSI SVOLTI CORSI PERSONNEL RECOVERY
1537 11 16
  • 1° GRUPPO SQUADRONI SOSTEGNO E SUPPORTO AL SUOLO SESTANTE

Al 1° Sestante, oggi comandato dal Ten. Col. Luca Ingrosso, spetta la peculiare attività di formazione del personale assegnato all’AVES per garantire il continuo flusso di personale antincendio e manutentori. Inoltre svolge tutte le attività logistiche di aderenza del Centro. Al 1° Sestante spetta l’attività di manutenzione operativa di 1° livello tecnico per gli elicotteri assegnati al CAAE/AURIGA che ovviamente vista la non più giovane età risulta essere alquanto impegnativa ma di tutto rispetto garantendo un’invidiabile rateo di disponibilità in linea. Svolge attività di mantenimento dei mezzi ruotati assegnati al Centro compresi quelli di supporto al suolo per gli aeromobili identificati come Ground Support Equipment (come trattori, avviatori, carrelli movimentazioni elicotteri, autocisterne per il rifornimento avio) nonché al servizio Antincendio di base a Viterbo.

Il resoconto dell’attività di formazione  del 1° Sestante in ambito CAAE:

  • ANNO 2017
TOTALE PERSONALE FORMATO APPR.TI STRADE SICURE CORSI CONDUTTORI
118 3 2
  • ANNO 2018
TOTALE PERSONALE FORMATO APPR.TI STRADE SICURE CORSI CONDUTTORI
134 3 2

Attualmente in ambito AVES è in atto una riorganizzazione per aderire alle necessità di aggiornamento delle procedure e dei programmi addestrativi, nonché per una migliore utilizzazione razionale di risorse economiche.

A tal proposito, più in generale,Esercito e Aeronautica stanno studiando una soluzione per creare una Scuola di Volo Elicotteri Interforze, sempre a Viterbo, sotto guida AMI ma con una cospicua componente EI, come dimostrato dagli accordi già in essere tra i Capi di Stato Maggiore delle Forze armate interessate.

In volo nella R53

Dopo un attento briefing pre-volo dove sono stati verificati tutti i dati essenziali della missione di volo; ci portiamo sulla storica linea di volo del CAAE sono le ore 14 di un caldissimo pomeriggio di fine giugno quando finalmente ci avviciniamo agli AB206 preparati per il volo e consegnati agli equipaggi dagli specialisti di linea. Si iniziano i controlli pre-volo che vedono i piloti effettuare i minuziosi controlli alle turbine ai rotori nonchè ai vari sensori e apparati di bordo per poi prendere posto in cabina e verificare i comandi di bordo.

Il perfetto stato esterno degli elicotteri si ritrova anche all’interno dando una reale dimostrazione della cura con cui vengono mantenuti questi preziosi e “anziani” addestratori. Si procede con le chiamate radio in modo da poter ottenere, dopo aver confermato il piano di volo,  il via libera alla messa in moto dei tre aeromobili e il successivo vettoramento al decollo per l’area di operazione. Avvenuto l’avvio delle turbine, che richiede pochi minuti, e in successione come Nube 10, Nube 16 e Nube 15 ci si invola. Si vola verso ovest, lasciando Viterbo alle spalle,  per raggiugere il punto di riunione prima di accedere all’area R53 come previsto. La visibilità che si gode dalla cabina dell’AB206 sia anteriormente attraverso il cockpit nonché dai finestrini posteriori è illimitata dimostrando come possa essere entusiasmante volare.

Appena raggiunto il punto d’ingresso all’area di operazioni e dopo uno scambio di messaggi radio con la tower si procede alla trasformazione della formazione che vede i due AB206 abbassarsi di quota e l’A109 rimanere  in quota per fungere da ponte radio e punto di controllo sopraelevato.

Ovviamente Nube 16 si porta ad quota di poco superiore alle cime degli alberi dimostrando come l’addestramento al volo a bassissima quota sia necessario per volare ad una distanza di sicurezza dagli ostacoli ma questo rappresenta ovviamente la peculiare attività volativa dei piloti dell’AVES per renderli meno vulnerabili all’offese nemiche. Il compito di Nube 15 è quello di seguire il gemello ad una quota maggiore per esigenze fotografiche; Nube 16 sfila accanto al paesaggio tipico della Tuscia Viterbese dove si susseguono vegetazione rigogliosa, fauna locale corsi d’acqua, fattorie, linee dell’alta tensione ed innumerevoli balle di fieno dando idea di un volo spensierato ma così non è visto le continue folate di vento che insieme alle correnti ascensionali calde sospingono, sbatacchiano i due elicotteri durante questa interessante quanto impegnativa missione fotografica.

Si cerca di effetuare un hovering che ovviamente a quest’ora di una giornata ampiamente estiva  non è così semplice alzando tra l’altro tanta erba da rendere l’immagine suggestiva quanto unica. Si continua a seguire l’orografia dell’area che veramente fa capire come il volo dell’elicottero militare possa essere adattabile ai propri scopi usando i diversi profili e ostacoli naturali  come una degna e sicura mascheratura/copertura a difesa da un ipotetico nemico o per appostarsi in hovering per sporgersi per pochi istanti giusto  per colpire in maniera fulminate un ignaro nemico. Si prosegue seguendo un corso d’acqua arrivando in prossimità di un tracciato ferroviario abbandonato dove per superare un canyon scavato dalla millenaria azione dell’acqua è stato costruito un ponte in ferro molto particolare rimasto abbandonato ma pur sempre irto all’intemperie rendendo il basso passaggio di Nube 16 intrigante creando la tipica immagine di un elicottero militare che vola attraverso gli ostacoli.

Si controllano gli orologi e i telelevels e ci si accorge che il volo ha preso molto del tempo previsto per la missione e si decide di riprendere quota e dirigersi in formazione con Nube 10 verso la base Chelotti. Ovviamente la visone delle macchine volanti sul verde della campagna viterbese fa’ attenuare il disagio fisico dell’intenso calore sofferto e la tensione vissuta per questo particolare volo riuscendo ad  apprezzare la natura che si sta sorvolando e che dopo tanti sacrifici per qualche istante si possa godere della fortuna di poter volare.

In continuo contatto visivo tra gli aeromobili e il traffico in avvicinamento all’aeroporto di Viterbo ci si avvicina ai helipads della Chelotti e dove aver ottenuto la classica comunicazione dalla twr della pista in uso, del vento e la sua direzione in rapida sequenza appoggiamo i pattini di Nube 15 e 16 e le ruote di Nube 10 a terra.

Ottima esperienza di volo d’altronde si era in presenza di 3 equipaggi composti da istruttori del CAAE di Viterbo.

Articolo ed immagini di Marco Meschino

L’autore intende ringraziare lo SME, il Comando AVES di Viterbo per l’opportunità concessa e in modo particolare il Comandante del CAAE e i suoi collaboratori per la fattiva collaborazione e disponibilità offerta.