Un volo lungo quarant’anni
Con una cerimonia tenutasi nella zona militare dell’aeroporto di Bolzano, venerdì 20 maggio il 4° Reggimento Aviazione dell’Esercito “ALTAIR”, ha festeggiato due importanti tappe della sua vita operativa, il quarantesimo anniversario della sua fondazione, avvenuta il 20 gennaio del 1976 e il 1° Raduno organizzato dall’associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito di Bolzano, che ha voluto così riunire quanti hanno prestato servizio nel prestigioso Reparto nel corso di questi anni.
Presenti all’evento, oltre ai famigliari del personale in servizio, autorità civili e militari regionali, associazioni d’arma, anche alcuni ex comandanti di ALTAIR e una rappresentanza di studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Galilei” di Bolzano.
Tra le alte cariche militari, che con la loro presenza hanno voluto testimoniare l’attaccamento al reggimento c’erano il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Corpo d’Armata Federico Bonato, l’attuale Comandante della Brigata Aviazione dell’Esercito, Colonnello Arrigo Arrighi, ex comandante del reparto dal 2011 al 2013, e i Comandanti Provinciali dei Carabinieri, e della Guardia di Finanza. Ospite d’eccezione il Gen. a riposo De Zuani, il primo Comandante del 4°, che nonostante la ragguardevole età ha voluto presenziare a questo importante appuntamento.
A fare gli onori di casa è stato l’attuale comandante di ALTAIR, il 19° in ordine di tempo, Col. Pier Luigi Verdecchia, il quale nel suo saluto rivolto al personale schierato e a tutti gli intervenuti, ha ricordato le tappe salienti dell’attività del reparto, dai numerosi interventi a favore delle popolazioni civili colpite da calamità naturali, ai molteplici compiti di istituto, oltre all’intensa attività che dal 1992 ha visto il Reggimento impegnato con uomini e mezzi in diverse operazioni internazionali, in varie parti del mondo sotto l’egida dell’ONU e della NATO, missioni che hanno inevitabilmente richiesto anche un sensibile contributo di Caduti, ricordati all’inizio della cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro al monumento in cui sono incisi i loro Nomi. Ha inoltre indicato come i cambiamenti che Forza Armata e l’Aviazione dell’Esercito hanno avuto nel corso degli anni per rimanere sempre aderenti ai nuovi compiti istituzionali assegnati, abbiano rafforzato lo spirito e la passione del personale del 4°Altair, così come l’attaccamento al loro elicottero, quell’AB205 che in quattro decenni ha prodotto più di 165.000 ore di volo svolte a favore della popolazione in Patria e all’estero.
Dopo la cerimonia ufficiale, gli ospiti si sono trasferiti nella zona operativa dove in un hangar era stata allestita un’interessante esposizione di attrezzature ed equipaggiamenti in dotazione, mentre sul piazzale antistante erano esposti cinque elicotteri in varie configurazioni, tra cui l’esemplare 326, da poco radiato, recante un’accativante livrea celebrativa, preparata per l’occasione. La scelta di decorare questo AB205,m/m 80697, non è stata casuale, infatti questo elicottero nel lontano 1973 con altri due esemplari di cui uno precipitato,aveva partecipato alla spedizione Monzino sull’Everest con le marche civili I-EIAB e c/s Italia 2.
Brevi cenni storici
Il 4° Reggimento Aviazione dell’Esercito “ALTAIR”, è stato costituito ufficialmente sull’aeroporto S.Giacomo di Bolzano il 20 gennaio 1976, dando seguito alla circolare 575/151 emanata dall’Ufficio Ordinamento dello Stato Maggiore dell’Esercito in data 22 dicembre 1975.
Prima di quella data, il reparto aveva avuto varie esperienze di volo iniziate sull’aviosuperficie di Dobbiaco sin dal lontano 1958,utilizzando l’elicottero AB47-G2.
Negli anni seguenti, trasferitosi sull’aeroporto di Bolzano, ha proseguito la sua attività costituendosi come 4°REUG (Reparto Elicotteri Uso Generale) e aggiornando il suo parco velivoli impiegando successivamente AB47J, AB47-G3, AB204 e AB205.
Nel 1976 assume sotto il proprio comando,tutte le unità di volo già dipendenti dal Comando del 4° Coropo d’Armata Alpino e precisamente:
– il 54° Gruppo Squadroni “Cefeo” e il 24° Gruppo Squadroni “Orione” di Bolzano;
– il 44° Gruppo Squadrone “Fenice” di Belluno;
– il 34° Gruppo Squadroni “Toro” di Venaria Reale (Torino);
– il 441° Squadrone di stanza a Campoformido (Udine);
– il 545° Squadrone basato a Pollein in Val d’Aosta.
Nel corso degli anni, in seguito a varie ristrutturazioni operate dalla Forza Armata, il “4° Altair”, perde via via i suoi Gruppi di Volo,assumendo l’odierna struttura e rimanendo sulle basi di Bolzano e Venaria Reale.
Struttura portante del Reggimento è stato e lo è tuttora, l’elicottero multiruolo AB205, un vero “mulo dell’aria”, che per le sue capacità operative e versatilità, ne hanno fatto l’elicottero più aderente alle necessità dell’Esercito.
ll reparto ha da sempre rappresentato il riferimento Nazionale per quanto riguarda il volo in montagna che richiede competenze e capacità particolari. Gli equipaggi di volo dell’”ALTAIR”, sono infatti addestrati a pianificare e condurre missioni di volo in condizioni che spesso portano gli elicotteri ad essere impiegati al limite delle loro capacità tecniche, in un ambiente complesso come quello del volo in montagna in alta quota, come ricorda il motto del reggimento “nec aspera nec ardua coela timeo” (non temo celi pericolosi o tempestosi).
Lo Stendardo del Reggimento è il più decorato dell’Aviazione dell’Esercito, si fregia infatti di cinque M.A. (medaglie di argento) al Valor Civile per la sua costante e intensa attività di soccorso svolta a favore della collettività durante calamità che hanno colpito il nostro Paese, e una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito per le operazioni di “Peace Keeping svolte in Mozambico.
Articolo e foto di Sergio Morari