di Andrea Lopreiato e Marco Meschino

“L’Aviazione dell’Esercito conduce e supporta le operazioni militari delle forze terrestri in guerra e in Pace, in Italia e all’estero, per garantire al Comandante terrestre l’assolvimento della missione tramite lo sfruttamento della terza dimensione, della potenza di fuoco, la rapidità di manovra.”

Bastano queste poche righe a premessa della pubblicazione afferente la dottrina d’impiego dell’Aviazione dell’Esercito per capire quanto complessi e differenziati siano i compiti di questa importantissima branca delle nostre Forze armate.
Istituita il 10 Maggio 1951 l’Aviazione dell’Esercito è la più giovane specialità dell’Esercito Italiano; oggi si compone di circa 5800 uomini e donne altamente specializzati e motivati di cui 600 sono piloti, 1100 tecnici che operano una flotta di 246 elicotteri, 6 aerei che sviluppano in media 23.000 ore di volo ogni anno.

Storia

Nel secondo dopoguerra i velivoli Piper L-18 e L-21, detti “gialloni”, erano usati come punti d’osservazione sopraelevati per il controllo del tiro di batteria a supporto alle grandi unità. In seguito, con l’esteso impiego delle “nuove macchine ad ala rotante”,  l’AVES iniziò ad essere una  forza di supporto generale alle grandi unità terrestri. Impiegando grandi quantità di aeromobili “tuffofare”, accompagnati da alcuni in versione anticarro l’AVES svolgeva la missione principale di movimentare uomini ed equipaggiamenti nello scacchiere nord orientale per bloccare l’ipotetica avanzata di grosse masse di truppe e mezzi corazzati sovietici che sarebbero passati attraverso la soglia di Gorizia. Oggi in seguito a continue evoluzioni geo-politiche e alla ridefinizione delle missioni assegnate alle Forze Armate,  la componente aerea dell’Esercito si è trasformata in un moderno e dinamico strumento strategico, impiegabile per operazioni aeromobili e per il supporto diretto delle Forze Speciali in Teatri Operativi sempre più complessi e impegnativi.

Missioni Fuori Area

Missione Nazione Linea Periodo
UNIFIL Libano AB205 (’06) AB212 AB412 1979-in corso
UNTAG Namibia AB205 1989-90
PROVIDE COMFORT Kurdistan/Iraq CH47 AB205 1991
UNOMOZ Mozambico CH47 AB205 SM1019 1993-94
Restope Hope Somalia A129 AB205 CH47 1992-94
EU Monitor Mission Croazia AB206 AB205 1991-93
ALBA – KFOR Albania AB206 AB205 CH47 1995-2010
IFOR-SFOR-Althea Bosnia AB205CH47 AB412 1995-2010
Joint Guarantor Macedonia A129 1999
Essential Harvest Macedonia A129 2001
KFOR Kosovo AB412 AB205 CH47 1999-2010
Iraqi Freedom Iraq A129 CH47 AB412 2003-2006
Enduring Freedom Afghanistan A129 CH47 AB412 AB205 2003
Iraqi Freedom Iraq A129 CH47 AB412 2003-2006
Operation Inherent Resolve – Prima Parthica Iraq A129D NH90 2014-2018
ISAF Afghanistan A129 CH47 AB412 AB205 NH90 2003-2014
Resolute Support Afghanistan A129D NH90 TUAV 2015 – 2021

Nuove dottrine e procedure

Oggi i pilastri della nuova dottrina aeromobile, la cui implementazione è iniziata nel 2000 sotto la guida attenta del Generale Enzo Stefanini, sono gli aeromobili da Esplorazione e Scorta A-129 Mangusta, da Trasporto Tattico NH-90 e CH-47F.
Le nuove procedure, in risposta alle mutate esigenze operative, hanno visto come momento culminante, la creazione/trasformazione della Brigata Aeromobile Friuli e la creazione del 26° REOS unico reparto aereo dedicato al supporto delle Forze Speciali delle nostre Forze Armate.
La Brigata Friuli, da grande unità meccanizzata, è stata trasformata in unità aeromobile organizzata su due Reggimenti (5° Rigel e 7° Vega) dotati di aeromobili multiruolo e d’attacco, da un Reggimento di fanteria leggera aeromobile (66° Trieste)  nonchè da un Reggimento di cavalleria (Savoia Cavalleria 3°) e il Reparto Comando e Supporti Tattici. Si è creata così una grande unità specializzata, unica nel suo genere, operante in maniera organica come strumento tattico dotato di una formidabile mobilità e capacità di operare in profondità sul campo di battaglia per compiere operazioni aeromeccanizzate o aeromobili, semplicemente rimodulando gli assetti impiegati. L’unità, unica realtà specializzata in ambito europeo, è impegnata a rotazione in operazioni fuori dai confini nazionali avendo operato in Iraq in Afghanistan, in Libano ottenendo superbi risultati.
Il 2002 ha visto la creazione, all’interno del 1°Reggimento AVES “Antares”, del 26° Gruppo Squadroni Giove, più comunemente conosciuto come Reparto Elicotteri Operazioni Speciali, ora inserito nel 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali “ALDEBARAN”, reparto dedicato al supporto delle Forze Speciali facente parte delle unità a disposizione del COFS (Comando operativo di vertice per le Forze Speciali) di Centocelle. Le missioni assegnategli sono l’infiltrazione e esfiltrazione occulta di distaccamenti operativi in ambiente non permissivo, ricognizioni speciali, infiltrazioni ed esfiltrazioni anfibie, aviolanci, inserzioni con la tecniche Fast Rope, Rappeling e FRIES (meglio noto come grappolo), missioni Combat personell Recovery e MEDEVAC.  Il personale assegnato viene formato direttamente in seno al 9° Col Moschin per acquisire una preparazione tattica di prim’ordine per un duplice scopo, poter operare in appoggio diretto degli operatori a terra, anche in caso di abbattimento e sopratutto per creare una mentalità più vicina all’esigenze proprie degli incursori impostando adeguatamente i profili di volo. Gli aeromobili usati sono l’AB-412, che benchè “piccolo” risulta utilissimo per velocità e maneggevolezza, l’NH-90 fondamentale per le innovative caratteristiche di velocità, silenziosità, autodifesa, capacità di carico e avionica sofisticata, i CH-47F per le insuperabili capacità di carico utili a rischierare carichi pesanti come autoveicoli tattici e battelli pneumatici a supporto diretto delle squadre sul terreno.
Il reparto confrontandosi in esercitazioni con unità specializzate in ambito Nato e in impieghi diretti in Teatro Operativo ha acqusisito notevole esperienza e capacità.

AB412 e CH47 del REOS

AVES oggi e domani

Il comando AVES di  Viterbo è  retto da un Generale di Corpo d’Armata da cui sono direttamente dipendenti il Centro Addestrativo Aviazione Esercito (CAAE) e la Brigata AVES. Quotidianamente viene svolta, oltre alla normale attività amministrativa, la complessa  attività di elaborazione, coordinamento e controllo dell’addestramento, delle procedure nonché l’attività di “standardizzazione” ovvero la verifica dell’applicazione delle  tattiche operative più adatte all’impiego delle macchine.
La quotidiana attività del comandante AVES vede anche l’espletamento del compito di Ispettore della specialità, demandatogli dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, che comporta l’individuazione e redazione dei programmi di addestramento e introduzione in servizio dei nuovi sistemi d’arma (vedi NH-90 e CH-47F); un’attività che vede coinvolto un team di ufficiali e sottufficiali con qualifica di piloti sperimentatori e istruttori, di manutentori, e specialisti della catena logistica impegnati a rendere operativi i reparti a cui il nuovo assetto verrà assegnato, curarne l’addestramento dei primi equipaggi di volo, nonché degli specialisti, organizzare la catena logistica in maniera efficace per arrivare in maniera cadenzata alla piena operatività del complesso uomo macchina.

Il domani dell’AVES vedrà l’introduzione il linea di volo di due modelli di elicottero. Il primo rappresentato dall’Aw169MA (Multiruolo Armato), derivato dall’ultimo nato tra gli esponenti dell’attuale linea di Leonardo. Trattasi dell’elicottero individuato come Light Utility Helicopter” e destinato alla sostituzione delle linee di produzione Agusta-Bell ancora in dotazione alle Forze Armate e Corpi dello Stato italiani. Un contratto per le prime 15 macchine è stato firmato nell’aprile 2020 mentre il primo di due esemplari nella versione Addestratore Basico Commerciale ordinati nel 2019 ha iniziato i voli di collaudo nello stesso periodo.

Il secondo sarà l’evoluzione dell’A129CBT, il futuro AW249. Lo sviluppo di questo elicottero che ricalcherà solo nelle forme, seppur con dimensioni maggiorate, il mezzo attualmente impiegato si è reso necessario non solo dall’evoluzione dell’avionica ma anche da aumentate necessità di velocità ed autonomia richieste per poter operare con gli NH90 e CH47F, che con le loro prestazioni hanno “innalzato l’asticella” dei mezzi ad ala rotante dell’AVES. La tempistica di sviluppo per l’AW249 vedrebbe, al momento, la data di finalizzazione del progetto al 2025 con il temine della consegna di 45 esemplari entro il 2035. Il progetto deriva dall’AW149, con cui condivide trasmissione, rotori e parte degli impianti.

Unità di Volo AVES

Squadroni/Unità Reggimento Aeromobili Base Comando
1° Gr Sq Auriga CAAE AB206 A109 Viterbo/Chelotti CAAE
2° Gr Sq Sestante CAAE   Viterbo/Chelotti CAAE
21° Gr Sq Orsa Maggiore CAAE AB 212 Cagliari Elmas CAAE
11° Gr Sq Ercole 1° Antares CH47F Viterbo Brigata AVES
28° Gr Sq Tucano 1° Antares Do228 P180 TUAV Viterbo/Pratica di Mare Brigata AVES
26° Gr Sq Giove REOS 3° REOS Aldebaran AB412 NH90 CH47F Viterbo Brigata AVES
30° Gr Sq Pegaso 2° Sirio AB212 AB412 Lamezia Terme Brigata AVES
34° Gr Sq Toro 4° Altair AB205 Venaria Reale Brigata AVES
54° Gr Sq Cefeo 4° Altair AB205 Bolzano Brigata AVES
49° Gr Sq Capricorno 5° Rigel A129 Casarsa B. A/m Friuli
27 ° Gr Sq Mercurio 5° Rigel NH90 Casarsa B.A/m Friuli
48° Gr Sq Pavone 7° Vega A129 Rimini B. A/m Friuli
25° Gr Sq Cigno 7° Vega AB205 NH90 Rimini B. A/m Friuli
53° Gr Sq Cassiopea 7° Vega AB412 Rimini B. A/m Friuli
ITALAIR   AB 212 AB412 Naquora Libano
Task Group “Griffon”   A129D NH90 Erbil Iraq Operation Inherent Resolve – Prima Parthica

Addestramento

Negli ultimi anni si è provveduto a diversificare l’addestramento basico dei piloti in ambito nazionale e statunitense. L’addestramento per i piloti di elicottero avviene  presso il 72° Stormo AMI di Frosinone impiegando il Breda Nardi NH-500E oppure presso la US Army Aviation School di Fort Rucker, Alabama (USA) dove si vola con i TH-57 Creek. Dopo il conseguimento del brevetto di pilota di elicottero degli Stati Uniti si effettua una seconda fase addestrativa presso il CAAE di Viterbo presso.
Attraverso l’operato di esperti istruttori, si apprendono le procedure operative dell’AVES, impiegando aule multimediali e simulatori per l’addestramento a terra e l’immortale AB-206 per la fase in volo al termine della quale si conseguiscono le ali di Pilota Osservatore dell’Esercito. L’addestramento prosegue ai reparti d’assegnazione sulle macchine in linea di volo, attraverso i rispettivi  Centri Formazione Equipaggi che attraverso uno standard previsto permettono di impartire le dovute conoscenze alle nuove leve.
Per i piloti d’aeroplano l’addetramento basico avviene a Latina nella base AMI del 70° Stormo, impiegando i nuovi SF-260EA e poi a Lecce-Galatina sugli MB-339A e CD dove al termine dell’iter addestrativo gli allievi conseguono il Brevetto di Pilota Militare. L’addestramento oltroceano avviene nelle scuole dell’US Navy presso i NAS Pensacola e Whiting Field per il modulo basico per il quale viene impiegato il T-6 Texan II e poi al NAS Corpus Christi dove si consegue la qualifica multicrew/multiengine volando con i T-44 Pegasus, al termine della quale si ottengono le prestigiose gold wing ovvero la qualifica di naval aviator. Rientrati in Patria i piloti effettuano il passaggio macchina su Dornier-228 presso il CFE del 28° Gruppo Squadroni “Tucano” basato a Viterbo; dopo un congruo numero di anni di volo il personale effettua il passaggio macchina su velivoli Piaggio-180 distaccati presso l’aeroporto di Pratica di Mare.
La completa formazione specifica viene impartita anche agli specialisti naviganti, tramite l’addestramento approfondito del personale manutentore, del personale adibito al servizio antincendio e degli addetti al traffico operativo.
Al momento due aspetti molto curati sono il volo con NVG  (necessità originatasi durante la missione Restore Hope in Somalia) da parte degli equipaggi che sono chiamati ad operare fuori area e l’addestramento alla sopravvivenza in caso di atterraggio forzato in ambiente ostile, non permissivo, ottenuto con il corso SERE (Survive Escape Resistance Extraction) che qualifica gli equipaggi ad essere recuperati secondo le procedure del sistema Joint Personell Recovery della NATO.
L’area di lavoro del CAAE è sita nelle vicinanze dell’aeroporto di Viterbo in un’area,
denominata LIR53, utilizzabile a tale scopo da terra a 4000 piedi in cui è possibile svolgere missioni a quote e con profili di volo altrimenti interdetti.

Unità Addestrative

Squadrone/Stormo Velivolo Base Comando
72° Stormo NH500E Frosinone AMI
CAAE AB-206 A-109 Viterbo AVES
70° Stormo SF-260EA Latina AMI
61° Stormo MB-339A/CD Lecce AMI
Training Wing 5 T-6 Texan II Pensacola FL US NAVY
Training Wing 4 T-44A Corpus Christi TX US NAVY
Us Army Av Centre TH-67 Fort Rucker AL US ARMY

Gli aeromobili in forza all’AVES possono essere categorizzati in:

ESC-1 (Elicottero da Supporto al Combattimento 1) Agusta Bell AB-206C1 monoturbina, impiegato in passato come piattaforma aerea per osservazione e supporto diretto, è oggi impiegato come addestratore avanzato (con strumentazione NVG compatibile) ed assegnato unicamente al CAAE di Viterbo, per l’addestramento volto al conseguimento del brevetto di Pilota Osservatore. L’ESC-1 è un addestratore che permette la formazione specifica di Forza Armata degli allievi piloti.

ESC-2 (Elicottero da Supporto al Combattimento 2) Agusta A-109, inizialmente impiegato come aeromobile da Esplorazione e Controcarro, oggi viene invece impiegato per compiti di addestramento avanzato e collegamento.

ESC-3 (Elicottero da Supporto al Combattimento 3) Agusta-Bell AB-205A1 Iroquois, riconosciuto universalmete come vero rustico elicottero militare multiruolo, è ancora impiegato in numero significativo per il trasporto tattico, sopratutto in montagna, MEDEVAC e attività antincendio. Capostipite della famiglia Huey questo potente e sicuro monomotore è stato il primo vero multiruolo su cui prima l’ALE, prima, e poi l’AVES  ha maturato esperienza e ha potuto portare reale apporto alla Forza Armata in Patria e all’estero nonchè alla popolazione in attività di protezione civile. Oggi adeguatamente aggiornato (sistemi di autodifesa attivi e passivi) e protetto viene abitualmente impiegato nei  teatri operativi (versione MEP).

ESC-4 (Elicottero da Supporto al Combattimento 4) Agusta-Bell 212 evoluzione biturbina dell’originale Huey viene impiegato per il supporto tattico.

ESC-5 (Elicottero da Supporto al Combattimento 5) Agusta-Bell 412 Griffon ultima evoluzione della famiglia Huey è dotato di un rotore principale quadripala, di un’avionica avanzata e di sistemi di contromisure attive e passive indispensabili per operare in ambito operativo, è presente fuori area anche come supporto diretto per Operazioni Speciali.

ETT/TTH (Elicottero da Trasporto Tattico/Tactical Transport Helicopter) NH Industries -90, introdotto in servizio nel Febbraio 2008 a Viterbo nell’ambito del CAAE/Comando AVES, e dal 2010 presso  il 1° Reggimento “Antares”. L’aeromobile è stato impiegato operativamente per la prima volta in occasione del Terremoto dell’Aquila nell’Aprile 2009, dimostrando le ottime capacità innovative del progetto che si basano sui comandi di volo Fly By Wire, sull’ impiego di nuovi materiali strutturali compositi più leggeri e resistenti, ampia cabina (possibilità di accogliere fino a 14 soldati equipaggiati o 20 pax) dotata di rampa di carico posteriore, sistemi antighiaccio sulle pale del rotore principale, impiego di sedili ad assorbimento di energia cinetica per l’intero equipaggio, avionica avanzatissima (attraverso la rappresentazione dati tramite schermi multifunzione MFD e sul visore del casco) necesaria la navigazione di precisione in ogni condizione di tempo e di luce (sistema FLIR, e il sistema d’allarme OWS contro gli ostacoli in aria) in completa assenza di radio assistenze (tramite piattaforme inerziali e Gps integrati e visualizzatore di mappe); completa dotazione di autoprotezione allo stato dell’arte, con possibilità di essere implementata, nonchè motori di notevole potenza e trasmissione rinforzata garantendo punte di velocità formidabili (sull’ordine di 175 knots con un’autonomia di 4 ore) e possibilità di essere dotato di armi di bordo (2 sistemi d’arma M134D da 7,62mm). Insomma la migliore piattaforma aerea nella classe dei 10.000Kgs. Esempi pratici delle capacità offerte da questa macchina sono rappresentati dalla possibilità di poter rischierare un mortaio rigato da 120mm Thomson, le munizioni e la squadra serventi in un’unica soluzione cosa che prima richiedeva almeno tre elicotteri multiruolo; inoltre il gancio baricentrico garantisce una capacità di carico di 4.000Kg.
In 60 esemplari andrà a sostituire parte della linea multiruolo della Brigata Aeromobile all’interno della quale equipaggerà il 25° Gruppo Squadroni “Cigno” del 7° Vega mentre un’altra aliquota equipaggerà il 26° REOS.

Nuovo Elicottero da Trasporto Medio AgustaWestland-Boeing ICH-47F Chinook, versione più recente del grande elicottero da trasporto, sempre presente nei  teatri operativi dal lontano 1991 per il preziosissimo assetto offerto anche dalla notevole velocità massima raggiungibile, nella nuova configurazione avionica ha visto ottimizzate le capacità di navigazione e di interfacciamento con i più moderni sistemi di Comando e Controllo attualmente in dotazione alle Forze Armate.​ Rappresenta inoltre un prezioso strumento per la lotta antincendio e di protezione civile. Ne sono stati consegnati 16 esemplari a partire dal 2014. All’atto dell’ordine iniziale erano state anche firmate opzioni per ulteriori 4 esemplari che negli scorsi anni sembravano doversi finalizzare nella versione ER (Extended Range) per supporto alle Forze Speciali. Opzioni che al momento non sono ancora state esercitate.

EES (Elicottero da Esplorazione e Scorta) Agusta 129 CBT Mangusta vero vanto dell’industria elicotteristica italiana, in servizio dal 1991, pensato e impiegato inizialmente come velivolo anticarro, si è trasformato in una potente piattaforma multifunzione con un nuovo rotore a cinque pale e un cannone da 20 mm. Oggi dotato di una completo sistema di autodifesa attiva e passiva, di sensori per l’osservazione e tiro di precisione ognitempo è ottimo nell’appoggio ravvicinato e nell’attacco grazie anche all’installazione della torretta con il cannone da 20mm a canne rotanti. Oltre alle nuove armi controcarro Spike, il Mangusta può impiegare anche razziere o negli stessi attacchi possono essere montati dei serbatoi ausiliari per prolungare il periodo di stazionamento in area di operazioni. Le missioni svolte sono il supporto di fuoco detto Close Combat Attack e la ricognizione terrestre. Oggi in Afghanistan è il miglior deterrente per contrastare le imboscate ordite dai Talebani anche solo con semplice il “sorvolo” dell’area.

A partire dal 1991 grazie alle modifiche apportate alle normative vigenti la Forza Armata si è dotata di velivoli ad ala fissa con peso entro i 6.500Kg quali:

ACTL (Aereo da Collegamento e Trasporto Leggero) Dornier DO-228/212 versatile biturbina capace di imbarcare 18 paracadutisti o 6 barelle o 1.900Kg di carico pagante. Capaci di ottime prestazioni STOL, i 3 velivoli in linea con il 28° “Tucano” di Viterbo svolgono quotidiani voli per addestrare gli operatori della Brigata Folgore al lancio vincolato, in caduta libera e di carichi leggeri, spostamento di squadre speciali o K-elements a medie distanze in Europa o nel bacino del Mediterraneo.

ACTR (Aereo da Collegamento e Trasporto Regionale) Piaggio P-180 Avanti icona della modernità aeronautica italiana, capace di trasportare comodamente fino a 7 passeggeri ad una velocità a dir poco sbalorditiva, per un turboelica, di 685Km/h in aerovia. Impiegabile anche per evacuazioni sanitarie con una capacità di 2 barelle e relativo personale sanitario.

TUAV (Tactical Unmanned Aerial vehicle) Nel 2015 l’Aviazione Esercito ha introdotto in servizio il Tactical Unmanned Aerial vehicle Shadow-200 un aereo a pilotaggio remote con capacità ISTAR in grado di volare a 16.000 piedi con un raggio di 120 km in linea di sito e con un’endurance di circa 8 ore. Il payload del TUAV è in grado di vedere sia di giorno che di notte impiegando sistemi IL e IR e designando bersagli con il laser. Il sistema si compone di una Universal Ground Control Station UGCS posta all’interno di uno shelter, una Portable Ground Control Station PGCS movimentabile su veicolo leggero, una rampa di lancio carrellata e un sistema di atterraggio.

A supporto del parco aeromobili dell’AVES sono a disposizione  sia unità militari che i centri di manutenzione dei costruttori degli stessi.

Unità di Manutenzione

Reggimento / Unità Linea Base Comando/Ditta
1 Reg.to IDRA AB206, A109, AB205, AB212, AB412 e mezzi di supporto al suolo Bracciano COMSOSTAVES
2 Reg.to Orione AB205 NH90 Bologna COMSOSTAVES
3 Reg.to Aquila A129 Bergamo COMSOSTAVES
4 Reg.to Scorpione CH47F TUAV Viterbo COMSOSTAVES
       
Unità Manutenzione DO228 Viterbo RUAG
Unità Manutenzione P180 Pratica di Mare Piaggio Aero

Gli autori ringraziano per la fattiva collaborazione, e pazienza, il  primo maresciallo luogotenente Mauro di Gregorio del comando AVES.