Dovrebbero essere dell’elicottero scomparso lo scorso giovedì poco dopo essere decollato dall’aeroporto di Lucca-Tassignano e diretto nel trevigiano i detriti avvistati da un escursionista sul Monte Cusna, versante emiliano dell’appennino. La zona è a circa due chilometri dal rifugio Segheria, al passo degli Scaloni, a 1.922 metri d’altitudine.

L’escursionista ha subito allertato i soccorsi che hanno dirottato sul luogo un HH139 del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che era già in volo di ricognizione nella zona. In questi minuti tutto l’apparato che stava prendendo parte alle ricerche si sta spostando sul luogo del probabile impatto sia via terra che con l’ausilio di elicotteri.

L’AW119 Koala, marche I-ELOP, della società Avio srl basata sull’aeroporto di Thiene, Vicenza, stava trasportando al momento della sua scomparsa oltre al pilota Corrado Levorin, sei imprenditori stranieri Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucar, Altug Bulent Erbil, dipendenti di un’importante azienda turca, la Eczacibasi; e Chadi Kreidy e Tarek Tayah, rispettivamente della ditta Sanita e Gespa del gruppo libanese Indevco che erano diretti a Castelminio di Resana, nel Trevigiano.

Aggiornamento:

C’è la conferma che si tratta proprio dell’elicottero scomparso giovedì. I primi soccorritori calatisi con il verricello hanno, fino ad ora, rinvenuto solo cinque corpi di occupanti. Procedono quindi le ricerche degli altri due, considerati al momento dispersi.

Aggiornamento:

Purtroppo anche i due occupanti che risultavano mancanti al momento del ritrovamento dei resti dell’elicottero sono stati ritrovati deceduti.

Sulle cause dell’incidente l’ANSV, Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, ha aperto un’inchiesta.