. . . c’entrano come i cavoli a merenda, si potrebbe rispondere. Avremmo risposto cosi’anche noi fino ad oggi, quando abbiamo scoperto che esiste un filo che li accomuna. Gli elicotteri, per l’esattezza quelli militari, sono alcuni dei soggetti riprodotti su tappeti che a partire dai primi anni ’80, epoca dell’invasione sovietica del paese, hanno iniziato ad essere riprodotti sui propri tappeti da alcune tribù nomadi afghane. I Mi8 e Mi24, insieme a carri armati ed all’immancabile Kalashnikov, hanno sostituito i paesaggi e le figure ornamentali fino a quel tempo utilizzati. Un fatto che al di la’dell’aspetto culturale fa meditare sulla vita in una terra lontana e considerata a volte come a noi “ostile”. Alcuni di questi tappeti sono in mostra a Milano fino a domenica 2 dicembre presso l’Hotel Pierre di via De Amicis, a Milano con orario 11-19. Fanno parte della collezione di un medico milanese, Vittorio Bedini, che rimasto colpito dall’immagine di uno di questi manufatti nel 2005, decise di intraprendere uno studio del fenomeno che lo ha portato a mettere assieme una collezione che ora mostra al pubblico.