In occasione della consueta conferenza stampa annuale, oggi la Guardia aerea svizzera di soccorso Rega ha presentato gli sviluppi del suo sistema di droni. Il drone, dotato di diversi sensori, viene chiamato ad intervenire quando la scarsa visibilità impedisce l’impiego dell’elicottero di soccorso Rega. 

Non appena sussiste il fondato sospetto che una persona sia scomparsa e abbia urgente bisogno di aiuto, la centrale operativa della Rega avvia una ricerca di salvataggio. A questo scopo dispone di diversi mezzi d’intervento. Un volo di ricerca con l’elicottero della base operativa Rega più vicina e il suo equipaggio, che conosce la zona, è una prima misura sensata e rapida durante le ore di luce, ad esempio se è noto il percorso previsto di un escursionista scomparso. Per i voli di ricerca al buio, la Rega dispone invece di un elicottero di ricerca equipaggiato, tra l’altro, con il sistema di ricerca multisensore IR/EOS, una termocamera ad alta sensibilità e un rilevatore radio mobile. Esso è stazionato alla base Wilderswil ed è disponibile 24 ore su 24 per missioni di ricerca. Inoltre se, ad esempio, la scarsa visibilità impedisce all’elicottero di volare, il drone Rega può essere impiegato insieme ai soccorritori di montagna del Club Alpino Svizzero (CAS).

Il sistema di droni negli ultimi anni ha subìto un costante sviluppo. Dopo una serie di test nelle condizioni più disparate e la messa a punto dei singoli componenti, dallo scorso autunno la centrale operativa della Rega è in grado d’impiegare il drone, chiamato “RGA-UAV-T1A”, per missioni di ricerca. Il drone può volare autonomamente su vaste aree di ricerca ed è dotato di vari sensori: con un rilevatore di telefoni cellulari, il cosiddetto “Lifeseeker”, il drone è in grado di individuarli con una precisione di pochi metri, anche se nell’area di ricerca non c’è campo. Inoltre, la cosiddetta “Human Detection Pipeline” è stata sviluppata per il drone. Grazie a un algoritmo intelligente, questo sistema riconosce automaticamente le persone sul terreno, basandosi sulle immagini in tempo reale della termocamera e trasmette i dati allo specialista Rega, che coordina le operazioni di ricerca e di soccorso dalla sua postazione di lavoro nella base Wilderswil.

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