Si è perfezionata mercoledì primo marzo la cessione di alcuni rami aeronautici da parte di Babcock International all’investitore esperto in infrastrutture critiche Ancala Partners. I servizi di Italia, Spagna, Portogallo e dei paesi scandinavi Norvegia Svezia e Finlandia ricadranno sotto il marchio Avincis.

La motivazione per l’operazione, le cui basi erano state gettate lo scorso mese di luglio con l’accordo preliminare che si è finalizzato ieri, è l’intento da parte di Babcock di riorganizzare parte dei suoi servizi aeronautici mantenendo solo le attività considerate “strategiche”. Il valore dell’operazione di cessione ammonta ad oltre 136 milioni di euro.

Avincis fornirà servizi di emergenza sanitaria, antincendio e ricerca e soccorso, tipicamente nell’ambito di contratti stipulati con i governi locali e nazionali, avvalendosi di una flotta di oltre 220 aeromobili, di cui circa la metà di proprietà, in oltre 160 sedi operative. In Italia, oltre a numerosi servizi di elisoccorso sparsi nelle varie regioni, Babcock ha in carico la gestione aeronautica della flotta di aerei antincendio, i “Canadair”, dei Vigili del Fuoco. 

Avincis sarà guidato dall’amministratore delegato entrante John Boag, che può vantare 38 anni di esperienza nel settore dell’aviazione, in Australia, Europa, Asia e Nord e Sud America. In precedenza è stato amministratore delegato di Cobham Aviation Services Australia, una compagnia che fornisce soluzioni aeronautiche specializzate a governi e clienti commerciali. Prima di Cobham, è stato amministratore delegato di Babcock International’s Divisione aviazione australiana.
Ancala ha anche nominato Kim Gillis a capo dell’Advisory Board di Avincis. Gillis era in precedenza presidente di Cobham Aviation Services Australia ed ex vicepresidente e amministratore delegato di Boeing Defense Australia.

Il marchio “Avincis non è una prima assoluta in quanto sotto questa denominazione erano già raggruppati parte dei servizi di emergenza in alcuni paesi, tra i quali quelli coinvolti nell’operazione di questi giorni. Il nome era nato per raggruppare le aziende frutto delle acquisizioni da parte del fondo di investimento italiano Investindustrial che avevano però mantenuto la propria denominazione di origine, Inaer per l’Italia ed i paesi iberici ad esempio, fino a quando, dopo l’entrata in scena del fondo americano KKr, nel 2014 la società era stata ceduta a Babcock che ha provveduto ad uniformare tutti sotto il suo marchio. Un ritorno al passato, quantomeno sotto l’aspetto del “branding”.